lunedì 31 agosto 2009

Città della Bufala: Il rilancio e la tutela dei territori della mozzarella di bufala passano da tracciabilità, certificazione ambientale e comunicazio


Si è svolta lo scorso mese di luglio, a Roma, presso la sede di Res Tipica, la Conferenza Stampa per la presentazione della 32a edizione della Sagra della Mozzarella (“Via Lattea”) e del Protocollo d’Intesa siglato dai Comuni di Cancello ed Arnone, Telese e Falciano del Massico per la realizzazione di un percorso enogastronomico. Erano presenti il Presidente dell’Associazione Città della Bufala Pasqualino Emerito, Sindaco di Cancello e Arnone (Ce), il Vice Sindaco Maurizio Di Puorto, l’Assessore ai grandi eventi e alla cultura Rosa Maria Paolella e Antonio Del Sole, Maestro Chef dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani delegazione Campania.
Il Presidente delle Città della Bufala ha illustrato i numerosi progetti in cantiere aventi tutti come obiettivo primario la tutela e valorizzazione delle aree del casertano a forte vocazione lattiero-casearia-bufalina: dalla realizzazione di un marchio che certifichi la qualità del latte di bufala e la tracciabilità della filiera ad esso legata alla realizzazione di una filiera integrata che permetta di conservare il latte raccolto nei periodi ad altissima produttività, dall’acquisizione della certificazione ambientale all’attivazione di meccanismi di vendita più efficienti di quelli offerti solo dalla piccola distribuzione attraverso la creazione di un consorzio per la commercializzazione. Il Comune ha, inoltre, intenzione di riservare alle attività di ricerca sul latte di bufala proprio gli edifici confiscati alla camorra. Tra i partner che supportano queste strategie di rilancio dell’industria di trasformazione del latte bufalino, che costituisce lo zoccolo duro dell’economia locale, spiccano il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala, l’Università di Napoli, la Centrale del Latte e il Cnr di Ponticelli. Grande attenzione, naturalmente, anche ad un piano strategico di comunicazione sulla bufala e sui prodotti della filiera certificata, che prevede tra l’altro l’organizzazione in un prossimo futuro di un grande evento (nello stile di “Vinitaly”) nella splendida cornice della Reggia di Caserta.

L’Assessore Paolella, dopo aver sottolineato l’impatto positivo che questi progetti avranno sull’incremento dei posti di lavoro, ha anticipato i temi della Sagra di agosto, il cui format quest’anno farà leva su un marcato ritorno alle origini: i gusti (tutto quello che si può ricavare dal latte bufalino, dalla marmellata alla grappa), i giochi antichi, i saperi e gli attrezzi di lavoro della cultura rurale locale. Del Sole ha, infine, illustrato il suo progetto di una cucina itinerante della bufala, che porti in giro in Italia e nel mondo i piatti a base di mozzarella di bufala.

BonTà, il Salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali:Cheese of the Year


Cresce l’attesa per la quinta edizione de Il BonTà, il Salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali in programma a Cremona dall’8 all’11 novembre 2008. E cresce soprattutto da parte di ristoratori e distributori, che quest’anno si troveranno di fronte ad oltre 250 espositori selezionati tra i migliori produttori italiani.Una selezione che CremonaFiere attua ogni anno per mantenere Il BonTà sempre ai massimi livelli e confermarlo sempre più come il punto di riferimento fieristico dell’agroalimentare italiano.Molte le novità per la prossima edizione della manifestazione, a partire dalla terza edizione del Cheese of the Year, il campionato mondiale di formaggi che nelle passate edizioni ha visto sfilare in passerella le specialità di Francia, Svizzera, Spagna, Grecia, Messico, Repubblica Slovacca, Croazia e naturalmente Italia. Anche quest’anno saranno molte le produzioni casearie in gara e la sfida sarà molto dura per i produttori italiani ed esteri! Una sfida in cui le aziende sono sempre molto impegnate, perché riuscire a trionfare al Cheese of the Year significa mettere i propri prodotti sotto i riflettori in una Manifestazione che vede la partecipazione di migliaia di ristoratori e distributori in cerca di novità da proporre ai propri clienti.Questo è infatti l’obiettivo principale de Il BonTà: mettere in stretto contatto le piccole e medie aziende dell’agroalimentare nazionale con la ristorazione e la distribuzione italiana ed estera in modo tale da percorrere nuove strade commerciali con le proprie produzioni, che ancora troppo spesso non trovano i canali distributivi che meriterebbero.Che i formaggi siano un punto di forza dell'export agroalimentare nazionale non è una novità, soprattutto considerato il valore che viene attribuito al Made in Italy dai buongustai stranieri. Anche le ultime rilevazioni Istat hanno confermato che nei primi mesi del 2008 le specialità casearie di casa nostra hanno registrato delle ottime performance: si parla di un aumento del 4% in quantità e di addirittura un +16% complessivo in valore, con picchi del 35% se si considera solo il Pecorino Romano, formaggio che all'estero sta avendo un vero e proprio boom.Ottime quindi le basi con cui i produttori italiani si preparano ad affrontarsi al Cheese of the Year 2008, il campionato mondiale dei formaggi. Tra Grana e Asiago, dai Caciocavallo ai meno conosciuti Tronchetti o Salva, i numerosi e preparati giudici del Cheese of the Year avranno un bel da fare, e soprattutto un bel mangiare, per incoronare il formaggio più buono del 2008.

martedì 25 agosto 2009

Avellino, 3-5 settembre. Convegno internazionale sull'autenticità dei formaggi


MICheeseAS All’Hotel de la Ville saranno presenti esperti e tecnici da tutta Europa impegnati nella tutela e promozione della qualità dei formaggi. Il convegno è promosso dall’Istituto di Scienze dell’Alimentazione – Consiglio Nazionale delle Ricerche di Avellino, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi della Basilicata e dall’Associazione Formica Onlus, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania.Si terrà dal 3 al 5 settembre, presso l’Hotel de la Ville di Avellino, il convegno internazionale “MiCheeseAs” incentrato sull’autenticità dei formaggi dagli approcci analitici alle politiche per la tutela di consumatori e produttori.
Incentrato su una delle maggiori risorse dell’agroalimentare irpino e campano, il convegno vedrà la partecipazione di esperti di livello internazionale, con l’obiettivo di presentare a ricercatori e tecnici impegnati nella tutela e promozione della qualità dei formaggi, una visione complessiva dei problemi analitici, tecnici, economici e legislativi sull’autenticità e rintracciabilità dei formaggi.

Il convegno è promosso dall’Istituto di Scienze dell’Alimentazione - Consiglio Nazionale delle Ricerche di Avellino, dall’Università degli Studi del Molise, dall’Università degli Studi della Basilicata e da Formica Onlus, Associazione per la formazione, il miglioramento e l’innovazione in campo alimentare, in collaborazione con Regione Campania – Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive, con il patrocinio di Provincia di Avellino, Camera di Commercio, Società Italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari, Società Italiana di Microbiologia agro-alimentare e ambientale e ONAF, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi.

L’autenticità e la rintracciabilità rappresentano due aspetti chiave nella produzione degli alimenti tradizionali e l’Unione Europea e gli Stati membri hanno adottato sistemi di marchi e regolamenti per tutelare i prodotti tipici. I recenti scandali legati frodi relative all'origine dichiarata, all'autenticità, alla sicurezza e all'etichettatura di alcuni formaggi con forte legame ai territori, hanno minato la fiducia dei consumatori nei marchi a tutela della qualità e causato danni significativi ai produttori nonché all’immagine del Made in Italy.

Il convegno internazionale che si terrà dal 3 al 5 settembre ad Avellino, dall’elevata valenza tecnico-scientifica, nasce dalla consapevolezza che la chiara identità, l’autenticità e la rintracciabilità sono gli elementi chiave delle produzioni alimentari tradizionali che si prefiggono l’ambizioso obiettivo di essere presenti con competitività all’interno dei moderni mercati. Basti pensare che l’intero comparto lattiero-caseario in Italia vale circa 18.000 milioni di euro, dei quali 2.800 milioni di euro sono rappresentati dai formaggi DOP. La falsificazione dei prodotti alimentari Made in Italy vale all’estero circa 50 milioni di euro e, fra i prodotti più falsificati sono compresi formaggi come il Parmigiano Reggiano, il Gorgonzola e la Fontina. L’evento, riunendo autorevoli esperti scientifici provenienti da differenti Paesi europei, intende rivolgere l’attenzione alle problematiche tecniche, analitiche, economiche e legislative relative all’autenticità e alla rintracciabilità dei formaggi, con lo scopo di fornire strumenti e conoscenze a ricercatori e tecnici impegnati nel difficile processo di promozione e tutela di tali prodotti.

Il Comitato Scientifico del convegno “MICheeseAS” è composto da Raffaele Coppola, Direttore ISA-CNR di Avellino, Eugenio Parente, Università degli Studi della Basilicata, Potenza, Gianfranco Panfili, Università degli Studi del Molise, Campobasso, e Angiolella Lombardi, Veneto Agricoltura.

Il Comitato Organizzatore è composto da Maria Aponte, Dipartimento di Scienza degli Alimenti, Università degli Studi di Napoli "Federico II", Luigi Cipriano, Antonio Ottombrino, Clemente Meccariello, Gennaro Russo, dell’ISA-CNR di Avellino, Patrizio Tremonte e Tiziana Di Renzo, Università degli Studi del Molise.


Segreteria Organizzativa e Ufficio Stampa
Filomena Labruna – tel. 333.4572802
Patrizia Capriolo - tel. 338.4342352
Diana Cataldo – tel. 320.4332561
E mail: isa_cnr@libero.it

lunedì 24 agosto 2009

Le ricotte e i formaggi dell'Abruzzo conquistano il Washington Post


Roma - Deliziano da 12 mesi il palato dei clienti dei migliori ristoranti di New York. E ora hanno conquistato anche un posto d'onore nelle pagine del quotidiano americano Washington Post. Non conosce freni, il
successo di ricotta affumicata al ginepro e pecorino classico, ricotta
scorza nera e brigantaccio, e tanti altri prodotti tipici della Valle
del Sagittario, in Abruzzo, da un anno sbarcati negli Usa, con
l'export curato dalla famiglia Marcelli. Muffato, Gregoriano, Ricotte maritate, e poi ancora mieli, composte, zafferano, olio: in soli 12 mesi vantano gia' referenze eccezionali nei menu di alcuni dei piu' noti ristoranti di New York: 'Babbo', gia' 'miglior nuovo ristorante' alla sua apertura nel 1998 e oggi punto di riferimento per i gourmet della Grande Mela; l'elegante
'Bar Boulud' a Broadway; i grandi spazi di 'Del Posto', uno dei soli
cinque ristoranti di New York a meritare due stelle Michelin; e
'Locanda Verde', il popolarissimo ristorante di proprieta' della star
italo-americana Robert De Niro. Ma i prodotti della Valle del Sagittario, cosi' facili da trovare nella Grande Mela, sfuggono ai consumatori locali, come sottolinea Nunzio Marcelli, presidente dell'Associazione regionale produttori ovicaprini d'Abruzzo e partner della 'Marcelli Formaggi', che esporta i prodotti di 'Parco Produce' negli Stati Uniti.''Vorremmo poter dire ai tanti che ci telefonano o ci contattano tramite il nostro sito -ha spiegato- che i nostri prodotti sono disponibili negli Autogrill o nei supermercati abruzzesi; invece dobbiamo dirgli che se vogliono gustare una ricotta affumicata al ginepro o un pecorino abruzzese non solo di nome, ma davvero prodotto da pecore nate e vissute sui nostri pascoli, la cosa piu' semplice e' fare una puntata a New York''. Secondo Marcelli, che e' stato anche l'ideatore dell'iniziativa 'Enduring Cheese, adotta una pecora per l'Afghanistan' (un progetto nato per insegnare ai nomadi afghani come incrementare la produzione del latte), le istituzioni regionali non si sono attivate per difendere i prodotti locali e la loro origine, e non hanno accolto la proposta di introdurre l'obbligo di riservare una percentuale espositiva ai prodotti abruzzesi nei supermercati. ''Cosi' i nostri concittadini -ha sottolineato Marcelli- si trovano sui banchi del supermercato, pecorini 'abruzzesi' che hanno visto l'Abruzzo solo in cartolina, mentre il meglio della nostra produzione non puo' che emigrare oltre l'Atlantico, come del resto gia' avveniva in passato e come avviene ancora oggi con la fuga dei cervelli: sempre a causa della miopia di chi ci amministra e dovrebbe tutelare le nostre eccellenze''

Fonte: Agroalimentarenews.com